Lecce e i suoi quartieri, il Salento la sua storia, cultura e politica
martedì 30 novembre 2021
lunedì 29 novembre 2021
Il tempo che trova di Pierluigi Lanfranchi (collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani)
Il tempo che trova di Pierluigi Lanfranchi è un libro surreale, e pure tremendamente reale. È il tempo che trova l’uomo, la donna, i figli, la vita, le cose, la storia, i miti che dalla loro lontananza illuminano il presente, il futuro, il passare della vita. In questo libro - storie raccontate in versi o in prosa poetica (potente suggestione è l’incontro con Brodskij in un viaggio onirico), con una lingua esatta, evocativa - entrano tutti i sogni possibili. L’oniricità del pensiero cosparge spesso i momenti esperienziali. Il tempo passa, il tempo si ferma, salta anche la relatività. Il poeta spazia dai miti alla quotidianità, situazioni tutte filtrate dal sogno che può essere incubo o elegia. La geografia, lo spazio, le città (Parigi, Vilnius, Montreal), non sono solo dimensioni fisiche, sono anche ipotesi di tempo. E se il tempo non è misurabile, sono l’uomo, o la donna, o le cose, ad essere tangibili come ipotesi di vita, ma mai come certezze. Eppure, con Properzio, “la morte non tutto finisce”. Tuttavia insiste il niente alla fine della peregrinazione, però “con te anche niente è già qualcosa”. E questo attiene alla speranza, che non ha nulla in comune con il tempo indefinibile. Il filo del pensiero, che vede il nero e il bianco, che sente il suono e il silenzio, non si spezza, e annoda gli sprazzi di malinconia o di esultanza. Esiste quindi ancora una possibilità di vita, ma non da soli. (Ottavio Rossani)
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domenica 28 novembre 2021
sabato 27 novembre 2021
venerdì 26 novembre 2021
mercoledì 24 novembre 2021
martedì 23 novembre 2021
lunedì 22 novembre 2021
domenica 21 novembre 2021
GUARDAMI AL CONSERVATORIO SANT'ANNA DI LECCE
Campagna
sociale e Mostra fotografica “GUARDAMI. Cronache di quotidiana
violenza”, un appello di solidarietà e l’invito ad aprire gli occhi e a
far luce sulla violenza di genere. GUARDAMI è prima di tutto un
affascinante un percorso fotografico e scenografico,
fatto di immagini simili tra loro, 15 foto disarmanti per far conoscere
e scoprire come l’interiorità delle donne e degli uomini debba essere
valorizzata e messa in luce, attraverso l’importanza di un semplice
dettaglio. Donne e uomini come icone del coraggio, a corpo nudo, parlano
di vulnerabilità e silenzi. Sguardi rivolti a se stessi che mirano a
fondo, dentro il cuore degli spettatori. GUARDAMI é più di una mostra
fotografica, è una settimana fatta di appuntamenti dedicati alla
solidarietà, alla prevenzione e alla lotta per la tutela dei diritti,
contro la violenza di genere, l’associazione “La Girandola di Lecce”,
che si occupa da anni del sostegno alle donne e lotta attivamente
contro tutte le forme di violenza e di emarginazione in collaborazione
con l’ideatrice della mostra Daria Vernaleone, Pablo Peron photo Studio e
con il Patrocinio del Comune di Lecce, della Consigliera di parità
della Provincia di Lecce e nell’Università del Salento. È stato
realizzato anche un piccolo spot dallo shouting fotografico da Manuel
Lopez Studio Lynch. Un
ringraziamento particolare a tutti coloro che in questa mostra ci hanno
messo la faccia, dai soggetti delle foto, agli artisti ( Salvatore
Cosentino, Elisabetta Guido, Carla Petrachi, Guido Scopece, Serena
D’Amato), alla Scuola di Rosanna Calcagnile, al Comune di Surbo che
allestirà la mostra dal 29 novembre, un ringraziamento speciale all’
Onorevole Giannone da sempre vicina all’Associazione La Girandola di cui
è anche madrina e a tutti i nostri Sponsor:
Banca Popolare Pugliese
Generali - Sarelli
Studio Legale Mongelli
Carnivori, Braceria
Cantine Due Palme
venerdì 19 novembre 2021
giovedì 18 novembre 2021
martedì 16 novembre 2021
lunedì 15 novembre 2021
sabato 13 novembre 2021
venerdì 12 novembre 2021
giovedì 11 novembre 2021
mercoledì 10 novembre 2021
martedì 9 novembre 2021
lunedì 8 novembre 2021
domenica 7 novembre 2021
sabato 6 novembre 2021
venerdì 5 novembre 2021
Domani 6 novembre a Squinzano va in scena "Cumpanaggio" lo spettacolo di Koreja per l'educational tour "Terre di Cerrate"
Il pane e… l’olio. È dedicata all’olivocultura e all’olio Extravergine d’oliva, la terza tappa dell’educational tour organizzato nell’ambito di “Terre di Cerrate”, il progetto di valorizzazione e tutela del territorio dell’agro di Santa Maria di Cerrate. Il settore è in forte ripresa e l’olio d’oliva è un’identità produttiva della Rete d’Imprese che ha avviato un programma di produzione a marchio unico.
Sabato 6 novembre, alle 11 (ingresso gratuito - con prenotazione obbligatoria), a Squinzano, alla “Masseria Ogliarola” va in scena “Cumpanaggiu. Il pane e il resto”, lo spettacolo di Koreja scritto da Paolo Pagliani e Salvatore Tramacere con la regia di Salvatore Tramacere, con Giorgia Cocozza, Carlo Durante, Maria Rosaria Ponzetta, Andelka Vulic e la partecipazione straordinaria di Paolo Pagliani.
Uno spettacolo che racconta la filosofia di un territorio attraverso i sui prodotti tipici, commestibili e non, a partire dal pane, personaggio centrale. Accompagnati da due aspiranti fornai-attori, una guida, un pedagogo fornaio in pensione e una traduttrice simultanea, gli spettatori vengono coinvolti attivamente in un percorso multisensoriale.
Le forme che il pane assume e gli ingredienti con cui è preparato rivelano i caratteri fondamentali di una terra: la geologia, l’orografia, il clima e la storia. Il pane pugliese è di grano duro, plasmato in grosse forme. Per conoscerlo bisogna toccarne la consistenza e assaggiare i suoi ingredienti: la farina, l’acqua con cui è impastato, il sale che lo insaporisce. E poi, c’è il companatico, il cumpanaggiu. Gli spettatori assistiti da una “mediatrice gastro-culturale” procedono all’assaggio. Il dialogo tra il pane pugliese e il suo companatico avviene sia nella bocca che nella mente degli spettatori. Il Salento e la Puglia sono anche un viaggio, un paesaggio che da cartolina di bellezza ancestrale diventa desolazione di ulivi morti: un luogo da reinventare e rinverdire, ricreando, con il rispetto della diversità della natura, una nuova armonia.
Subito dopo lo spettacolo è prevista la degustazione dell’olio nuovo del frantoio “Azienda agricola Taurino”. La mattinata ha inizio alle 9.30, con una visita guidata all’abbazia di Santa Maria di Cerrate, bene in custodia del FAI, gioiello di architettura romanica, complesso ricco di storia, arte e cultura salentina unica nel suo genere.
“Terre di Cerrate” è il progetto di valorizzazione e tutela del territorio dell’agro di Santa Maria di Cerrate su iniziativa di una rete di imprese, che abbraccia le terre comprese tra Lecce, Squinzano, Trepuzzi e Surbo, a cavallo tra le province di Lecce e Brindisi che si estende sino all’Adriatico.
L’area comprende 12 masserie fortificate, 6 agriturismi, 10 ciclo-itinerari, 3 frantoi, 3 musei (Museo di Cerrate, Museo del vino di Squinzano e Museo della Masseria “La Badessa”), 3 camminovie millenarie: Via Francigena, Via Traiana e Via Li Carli, da Squinzano a Casalabate), 5 aree boschive (Virgili, Cerrate, Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio, Case Bianche e bosco urbano di Trepuzzi), testimonianze secolari dell’estesa area boschiva attorno all’abbazia di Santa Maria di Cerrate, cuore pulsante del territorio.
Il progetto di cooperazione “Cerrate” è finanziato dalla Regione Puglia - PSR PUGLIA 2014‐2020 Misura 16 ‐ Sottomisura 16.3 Operazione 16.3.2 Creazione nuove forme di cooperazione per sviluppo e/o commercializzazione servizi turistici” D.A.G. n. 67 del 15/05/2017.
Ingresso gratuito con green pass. Per info e prenotazione (obbligatoria): al numero 0832/359307 oppure via mail a terre.di.cerrate@gmail.com
Bambini e legalità: laboratorio di lettura della Costituzione- Martano, 6 novembre
A MARTANO LA COSTITUZIONE DIVENTA LA PROTAGONISTA DI UN LABORATORIO PARTECIPATO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ PER BAMBINI
Sabato 6 novembre, h 16, Bibliteca civica “P.Stomeo” di Martano
Bambini, adolescenti e legalità. E’ dedicato ai più piccoli e ad una tematica cruciale il nuovo appuntamento di “Cosa hai messo nel caffè?”, l’azione di Leggere tra due mari volta a portare la lettura nei luoghi e nelle circostanze in cui solitamente non c’è.
Sabato 6 novembre, la biblioteca civica “P. Stomeo” di Martano, in provincia di Lecce, ospiterà l’incontro “Sorseggiando un futuro che legge“: dalle ore 16 alle ore 18, bambini e bambine dagli 8 ai 12 anni si confronteranno in un laboratorio partecipato di educazione alla legalità. L’introduzione è affidata a Maria Assunta Russo, fondatrice di Farmacia Letteraria Corte Grande, partner del progetto “Leggere tra due mari” che mira a potenziare il ruolo delle biblioteche pubbliche del Salento ed è nato da un’idea di Libera Compagnia Aradeo e Associazione Amici della Biblioteca di Tuglie, con il sostegno di Fondazione CON IL SUD e “Centro per il libro e la lettura” e il patrocinio di Associazione italiana biblioteche.
Sarà l’avvocato Vanessa Palma a raccontare la Costituzione ai partecipanti e da ciò si dipaneranno laboratori e attività. “Per l’occasione – dice Maria Assunta Russo – abbiamo creato un libricino con alcuni articoli commentati della nostra Carta Costituzionale, un taccuino che doneremo ai bambini e che resterà in dotazione alla biblioteca. Ci auguriamo possa essere un piccolo seme per il senso civico dei nostri ragazzi e ragazze!”. L’evento gode del patrocinio del Comune di Martano.
Il laboratorio è gratuito, con posti limitati. Per prenotarsi: 333 438 0389.
“Leggere tra Due Mari” è un progetto nato per sostenere la funzione sociale delle biblioteche pubbliche del Salento. Nato da un’idea delle associazioni Libera Compagnia di Aradeo e Amici della Biblioteca di Tuglie, è sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Centro per il libro e la lettura, con la collaborazione di Anci e il patrocinio dell’Associazione italiana biblioteche e del Polo Biblio-Museale di Lecce. Sono 15 i comuni coinvolti, attraverso un ampio partenariato formato da 21 realtà associative, istituzionali e imprenditoriali: oltre alle organizzazioni ideatrici, la rete è composta dalle biblioteche comunali di Aradeo, Taurisano, Collepasso, Cavallino, Taviano, da Comune di Andrano, Comune di Collepasso, Unione dei Comuni Andrano-Diso-Spongano, Istituto scolastico di Aradeo, Parco regionale Otranto-Leuca, Amici della Biblioteca di Tuglie, Anima Mundi, Aps Amici della Musica, Casa delle Agriculture Tullia e Gino, Ciàula, Corte Grande Edizioni, Sablio, Università Popolare Aldo Vallone, Voce alle Donne.
Info: 348/5649772, Fb/inst Leggere tra due mari
giovedì 4 novembre 2021
mercoledì 3 novembre 2021
martedì 2 novembre 2021
lunedì 1 novembre 2021
ALTARS Presicce-Quida, Lecce, ex chiesa di San Francesco della Scarpa, 6-28 novembre 2021
Sabato 6 novembre, alle ore 18.30, negli spazi dell’ex chiesa di San Francesco della Scarpa di Lecce, prende il via la mostra “ALTARS” bipersonale di Luigi Presicce (Porto Cesareo, 1976; vive e lavora a Firenze) e Raffaele Quida (Gallipoli, 1968; vive e lavora Lecce), a cura di Carmelo Cipriani e Antonio Grulli. Smessa la funzione liturgica, la chiesa è oggi prestigioso luogo espositivo di proprietà della Provincia di Lecce. I due artisti dialogano tra loro e al contempo si pongono in diretta relazione con lo spazio, in particolare con gli altari, elementi significativi sotto molteplici punti di vista: religioso, antropologico, concettuale e non ultimo estetico. Attraverso le opere selezionate, Presicce e Quida danno luogo, in forma autonoma, ad un percorso ordinato ed osmotico, da cui emerge una laica religiosità, la stessa che oggi permea e caratterizza lo spazio.
Così presenta la mostra Antonio Grulli: “In chiesa si entra per osservare, amare e, quando si è fortunati, avere fede in ciò che è posto sopra gli altari. Le opere di Luigi Presicce e Raffaele Quida sono accomunate da un processo di sollevamento, di allontanamento dallo spazio del nostro mondo fisico, per trovare una realtà più alta, rarefatta, in cui l’umano in tutte le sue contraddizioni, l’eterno e il simbolico riescono a incrociarsi dando vita a un nuovo senso. Presicce torna a lavorare nella chiesa in cui nel 2012 creò un grande progetto legato all’opera di Carmelo Bene. Il gruppo di lavori ben esemplifica i modi di operare dell’artista: alcune fotografie fanno parte della serie di opere nate dai suoi celebri tableaux vivants, in cui religione, simbolo, magia e immaginario collettivo si mescolano creando cortocircuiti della visione. Quida espone una serie di opere in cui la compresenza di concetti ed elementi contraddittori riesce a far emergere riflessioni sullo spazio e il tempo legati alla dimensione umana. Si tratta di sculture e installazioni come lo specchio posizionato su di un blocco di pietra lavica, in cui alcuni fori sembrano alludere a possibili varianti di “posizioni” da cui osservare il mondo intorno a noi; oppure la lastra di granito, in grado di accendersi di oro, i cui bordi frastagliati evocano teorie filosofiche o matematiche sulla fragilità del tempo e dello spazio; il cielo blu su cui sembra aver lasciato un’ombra scura un sole ormai morto; la pietra che sembra sul punto di diventare testata d’angolo e che dentro di sé porta la memoria della propria geometria; o da ultimo due lastre quadrate sovrapposte, una cieca e una troppo trasparente e tanto aperta da diventare quasi invisibile”.
“Quasi una confessione degli artisti – scrive Carmelo Cipriani –, un deporsi sull'altare dell'arte per rivelarsi, ma anche un volersi confrontare con esso, in un parallelismo tra passato e presente sempre foriero di riflessioni, cortocircuiti, riproposizioni. Dietro il tautologico titolo ‘Altars’, al tempo stesso oggetto e concetto, la mostra racchiude un universo complesso di temi e opere. Queste ultime sono concepite dai rispettivi artisti come dispositivi transmediali di attraversamento della realtà, congegni di penetrazione del sensibile per nuove letture e inedite interpretazioni. Mentre Presicce sceglie la vita, i corpi, l’interconnessione tra essi, bloccandoli in tableaux vivants di elitaria bellezza, carichi di suggestioni metafisiche, talvolta decadenti, Quida adotta materiali apparentemente inerti, privi di vita, che nell’interazione con altri elementi (luce, acqua, fuoco, ma anche luoghi e corpi) mutano sembianze, rivelandosi organismi viventi, modificabili nel tempo. Entrambi gli autori operano un processo artistico che sa di alchemico: Presicce interrompe la mobilità della vita per conferire ai corpi la compostezza della pittura e la monumentalità della scultura, Quida invece rivela l’intrinseca vitalità di materiali ‘immobili’, rivelando fratture, attuando connessioni, evidenziando cambiamenti di stato e di colore”.
La mostra, patrocinata da Regione Puglia – Assessorato all'Industria Turistica e Culturale, dalla Provincia di Lecce e dal Polo Biblio-museale di Lecce, è sostenuta della Fondazione per l’Arte e le Neuroscienze “Francesco Sticchi” di Maglie.
Nel corso dell’inaugurazione l’artista Luigi Presicce, che nella ex chiesa ha già lavorato nel 2012 realizzandovi Atto unico sulla morte in cinque compianti, performance corale inscenata utilizzando gli abiti personali e di scena di Carmelo Bene (le foto dell’intervento sono oggi visibili nel nuovo allestimento dedicato al grande drammaturgo realizzato dal Polo Biblio-museale di Lecce nell’attiguo Convitto Palmieri), attuerà una nuova performance dal titolo “Il miracolo della mandibola”. Una nuova performance in cui verrà meno la presenza di riferimenti a fatti realmente accaduti o immagini memorabili del passato, elementi ricorrenti nel lavoro dell’artista.
All’evento, oltre agli artisti e ai curatori, interverranno il Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, il Direttore del Polo Biblio-museale di Lecce, Luigi De Luca.
In occasione del finissage, domenica 28 novembre, alle ore 18.00, sarà presentato il catalogo della mostra, prezioso volume curato da Carmelo Cipriani e Antonio Grulli, edito da NFC di Bologna, contenente i testi critici dei curatori e le riproduzioni delle opere in mostra.
In ottemperanza alle disposizioni Covid-19, all’evento potranno accedere solo i possessori di Green Pass. All’interno sarà obbligatorio indossare la mascherina. Ingresso gratuito.
INFO PUBBLICO
Ex Chiesa di San Francesco della Scarpa, Piazzetta Carducci, 73100 Lecce
Orari: dal lunedì al sabato, dalle 17.00 alle 20.00