Lecce e i suoi quartieri, il Salento la sua storia, cultura e politica
domenica 28 febbraio 2021
sabato 27 febbraio 2021
giovedì 25 febbraio 2021
mercoledì 24 febbraio 2021
Il Pacificatore di Fabrizio Camilli
Scaltro come un animale predatore, il Presidente del Consiglio, Prof. Mario Draghi, ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa nei confronti di tutti i partiti che, per opposti motivi, hanno voluto condividere la fiducia al suo governo, cercando di appropriarsi di ogni singolo passaggio del suo discorso ad entrambe le Camere. Leghista,Forzista,Grillino o Piddino per me pari sono.
martedì 23 febbraio 2021
lunedì 22 febbraio 2021
domenica 21 febbraio 2021
sabato 20 febbraio 2021
venerdì 19 febbraio 2021
giovedì 18 febbraio 2021
mercoledì 17 febbraio 2021
Ma siamo sicuri di volerla davvero? di Fabrizio Camilli
I giochi di Palazzo non fermano la Pandemia e così il riconfermato Ministro della Salute On.le Roberto Speranza, seguendo il canovaccio comunicativo del Conte 2, ci informa, a poche ore dell'attesa riapertura delle strutture sciistiche, di una proroga della chiusura precauzionale degli impianti.
martedì 16 febbraio 2021
lunedì 15 febbraio 2021
domenica 14 febbraio 2021
venerdì 12 febbraio 2021
giovedì 11 febbraio 2021
mercoledì 10 febbraio 2021
martedì 9 febbraio 2021
lunedì 8 febbraio 2021
domenica 7 febbraio 2021
sabato 6 febbraio 2021
giovedì 4 febbraio 2021
Salvaguardare e valorizzare le Terme di Santa Cesarea: l’audizione in seconda commissione
Terme
di Santa Cesarea: la priorità è assicurare liquidità alla società,
penalizzata da un gap finanziario provocato dalle ricadute della
pandemia da covid-19 sulle attività della struttura salentina, per due
terzi di natura sanitaria e per un terzo di carattere
turistico-ricettivo-balneare. Potrebbe dare respiro e cassa
un’anticipazione del 90% del budget annuale previsto dalla convenzione
con l’Asl di Lecce. È l’appello lanciato dal consiglio d’amministrazione
della SpA pubblica, nell’audizione davanti alla seconda Commissione del
Consiglio regionale, convocata dal presidente Antonio Tutolo, sulla
situazione economica e gestionale della società partecipata.
Sono stati sentiti e hanno fatto il punto, dati alla mano, il segretario generale della Presidenza della Giunta regionale Roberto Venneri, il presidente del cda della Società Terme di Santa Cesarea Rocco Bleve e il consigliere comunale Salvatore Damiano, in rappresentanza del sindaco, chiamato in sala chirurgica da un’emergenza professionale.
Il consiglio d’amministrazione è preoccupato dalla situazione di cassa, che mette a rischio parte degli stipendi ai dipendenti (per 90mila euro complessivi) e pagamenti ai fornitori. Sul deficit c’è la richiesta dell’anticipazione da parte dell’asl, all’esame del Dipartimento salute della Regione Puglia.
L’emergenza finanziaria ha messo in seconda linea l’altra rilevante urgenza, che fa capo al trasferimento delle quote societarie della Regione Puglia (socio di maggioranza, col 50,49%) al Comune di Santa Cesarea, che già detiene il 49, 47% della società Terme. Nel quadro della dismissione della partecipazione regionale e privatizzazione, tre aste pubbliche sono andate deserte dal 2017 e l’Amministrazione comunale si è detta disponibile a rilevare le azioni regionali al prezzo dell’ultima asta (13milioni 700mila euro) e a mantenere la proprietà pubblica, a condizione di poter affidare la gestione a un concessionario. La richiesta alla Regione è di prorogare la procedura di assegnazione, dal momento ch’è stato superato il termine fissato al 31 dicembre 2020, fissato in un primo tempo per la gara.
L’obiettivo è salvaguardare e valorizzare un grande patrimonio per il Salento e la Puglia, terzo polo termale nella Regione, con Margherita di Savoia e Torre Canne. (fel)
mercoledì 3 febbraio 2021
Scusate se è poco! Intervento di Fabrizio Camilli
Lo diciamo prima, a scanso di equivoci: qualunque sia il risultato delle esplorazioni del giovane scout a 5 Stelle, il Parlamento Italiano, la classe politica, le Istituzioni, tutti hanno fatto una figura meschina degna di un mercato delle vacche di antica memoria.
Ma davvero Renzi si sta impuntando per una postilla sui programmi, per una riforma strutturale della giustizia, per la trasparenza degli appalti del SuperCommissario Arcuri oppure per una decisa scelta sul MES e sul Recovery found? E se la partita fosse tutta politica oltre che gestionale? E se il lungimirante Senatore di Rignano avesse il polso di quanto potrebbe accadere in caso di naufragio del Conte ter e si stesse preparando ad una “Grosse Coalition” emulo della Merkel con cui, diciamolo pure, condivide interessi ultranazionali nei sistemi bancari di connotazione finanziaria?
Sarebbe sciocco ed improvvido non prestare attenzione allo strano incedere di questo personaggio impalpabile e vaticanista che risponde al nome di Giuseppe Conte che, in nome del diversamente stellato, poggia le sue certezze (non precisamente inattaccabili) sulla traballante alleanza tra i post comunisti, i comunisti puri, i radical chic, gli uno vale uno, ed una pletora di improbabili protagonisti di una rappresentazione di avanspettacolo con tanto di paraculi, lenoni, parassiti e via discorrendo.
Troppo poco o forse abbastanza per garantirsi un altro passetto in avanti con la benedizione del Quirinale, in barba alle necessità del paese reale e di chi, nell’indigenza, attende ristori e sollievo dalle molte, troppe iniquità, da quelle giudiziarie a quelle fiscali (cartelle esattoriali comprese).
E Bersani, D’Alema, Casini, Zingaretti e tutta la schiera dei loro plaudenti omologhi senza voce ma già con la mano alzata, cosa aspettano a dichiararsi? Ufficialmente tutti verso un’unica meta ma poi il vero collante unificatore quale si è rivelato essere? La poltrona da 20.000 € al mese, l’auto blu, i benefit (che per molti sono una vera lussuosità che nella vita normale mai e poi mai avrebbero potuto concedersi).
Allora perché gli Italiani dovrebbero votare? Meglio se rimangono a casa loro tra giallo ed arancione.
E se reagiscono? Li facciamo tutti rossi così non perdiamo tempo.
I vaccini? Troppo disturbo. I ristori? Abbiamo tempo. Il lavoro? E quando mai in Italia si è morti per il troppo lavoro!!!!
Allora diciamolo chiaramente che la vera lotteria non è quella di capodanno ma l’aver ottenuto una poltrona da parlamentare di questa scalcinatissima repubblica Italiana dove con parole di circostanza si narrano storie diverse per ottenere lo stesso risultato, la propria autocelebrazione e ciò che questa significa.
W l’Italia abbasso gli Italiani
Fabrizio Camilli ha pubblicato con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno il romanzo Visto con i tuoi occhi
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