Lecce e i suoi quartieri, il Salento la sua storia, cultura e politica
giovedì 31 dicembre 2020
mercoledì 30 dicembre 2020
martedì 29 dicembre 2020
lunedì 28 dicembre 2020
domenica 27 dicembre 2020
sabato 26 dicembre 2020
venerdì 25 dicembre 2020
giovedì 24 dicembre 2020
mercoledì 23 dicembre 2020
martedì 22 dicembre 2020
lunedì 21 dicembre 2020
domenica 20 dicembre 2020
sabato 19 dicembre 2020
venerdì 18 dicembre 2020
giovedì 17 dicembre 2020
Da Bodini a don Chisciotte, l'intervista (stavolta) è possibile: incontro con Stefano Cristante
mercoledì 16 dicembre 2020
LA GIUNTA APPROVA L’INTITOLAZIONE DI UNO SPAZIO URBANO ALLA MEMORIA DI LEONARDO SCIASCIA
La giunta comunale ha approvato oggi l’intitolazione di uno spazio urbano alla memoria di Leonardo Sciascia. L’8 gennaio 2021, infatti, ricorrerà il centenario della nascita di Leonardo Sciascia (1921-1989), scrittore, giornalista, saggista, drammaturgo, poeta e critico d’arte. In vista di tale circostanza l’editore e giornalista Luigi Bramato, in collaborazione con la Gazzetta del Mezzogiorno, ha proposto all’amministrazione comunale di onorare la memoria dello scrittore dedicandogli uno spazio urbano. Iniziativa che ha trovato grande adesione da parte di numerosi rappresentanti del mondo universitario, giornalistico e imprenditoriale barese.
“Intitolare uno spazio pubblico a Leonardo Sciascia - commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci - significa rivendicare un patrimonio valoriale che appartiene non a Sciascia ma a tutti i lettori che, in occasione dei 100 anni dalla nascita dell’autore, intendono suggellare il legame di uno degli intellettuali più grandi del Novecento con la città di Bari. Un legame testimoniato anche dal suo primo lavoro, Le parrocchie di Regalpetra, pubblicato nel 1956 dagli Editori Laterza, in cui si enunciano con chiarezza quei valori di ragione, giustizia e libertà che resteranno centrali in tutta la sua produzione letteraria successiva”.
Autore di numerosi saggi, Leonardo Sciascia svolse l’attività giornalistica dedicandosi spesso a inchieste su argomenti storici o di attualità. Un impegno sociale che diventò presto impegno politico e di rappresentanza istituzionale sia a livello locale, nel Consiglio comunale di Palermo, sia a livello nazionale, come parlamentare della Camera dei Deputati. Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, Sciascia seppe coniugare al meglio il rapporto tra letteratura e società. I suoi scritti proponevano un modello esemplare di libertà di opinione e di ricerca della verità, in periodi in cui i segreti di Stato erano utilizzati come simulacri per occultare e nascondere trame segrete o intrighi di potere. Inoltre, libri come “La scomparsa di Majorana”, “Il giorno della civetta” o “A ciascuno il suo” sono parte fondamentale del patrimonio della letteratura italiana.
Leonardo Sciascia, peraltro, era particolarmente legato alla città di Bari: il suo legame con il capoluogo pugliese risale agli anni ‘50, quando l’editore Vito Laterza pubblicò il suo primo libro, “Le parrocchie di Regalpetra”. In quel periodo, Sciascia si trovava a Bari e, grazie ai validi consigli dell’editore, scrisse il racconto che poi sancì il suo esordio come autore. Nacque così un forte sodalizio che si trasformò in un legame indissolubile tra Sciascia e la nostra terra.
Ancora a Bari, tra il 1981 e il 1982, collaborò come editorialista per la Gazzetta del Mezzogiorno, appassionandosi alla tragica vicenda di Aldo Moro con grande determinazione e acume.DOMANI SI RIUNISCE IL CONSIGLIO COMUNALE
Il consiglio comunale è convocato domani, giovedì 17 dicembre 2020 alle ore 16.00 in modalità telematica, mediante lo strumento della videoconferenza, ai sensi dell’art. 73 del Decreto-Legge 17 marzo 2020 n. 18, come convertito dalla Legge 24 aprile 2020 n. 27, per la trattazione dell'argomento: "Comunicazioni o richieste di informazioni".
martedì 15 dicembre 2020
UN PAESE ALLA DERIVA – INTERVENTO DI FABRIZIO CAMILLI
Non serve certo una analisi approfondita sui massimi sistemi per registrare una pericolosa deriva qualunquista volta alla superficialità dei comportamenti se registriamo nel volgere delle ultime settimane una imbarazzante sequela di comportamente fortemente deficitari in termini di senso della responsabilità nella nostra società, compresa la classe, diciamo per dire, dirigente che ci ritroviamo.
Un noto imprenditore organizza festini a base di droghe e sesso e colleziona stupri neanche fossero schedine giocate al totocalcio, ma nessuno si meraviglia e quasi quasi si sogghigna al pensiero di ragazzine pruriginose destinate al mercato della carne di qualità per la soddisfazione di perversi fruitori del sesso estremo;
un ex Ministro che , dopo aver firmato provvedimenti (oggi sotto la valutazione della magistratura), ai tempi che furono, in concordia con altro ministro oggi sottoposto a processo per reati frutto della fantasia estrema di una magistratura politicizzata (o meglio PALAMARIZZATA), denuncia vuoti di memoria preoccupanti al punto da immaginare, al grido di onestà onestà, di riservargli un sano TSO prima che entri in paranoia confusionale e decida di raccontare la verità finanche sui suoi natali genealogici, un Presidente del Consiglio che un giorno chiude un altro apre, un giorno socchiude un altro ammicca mezze riaperture, un giorno parla di potenza di fuoco mai vista ed il giorno dopo si limita solo a parlare della potenza attraverso la quale ha salvato il riverito posteriore del suocero affrancandolo dal carcere e da almeno un paio di milioni di euro di multa.
Muore Maradona ed il mondo del pallone si ferma, tra stadi intestati e cartelle esattoriali abbonate, muore Paolo Rossi, eroe del nostro MUNDIAL 82 e, tolto qualche minuto di raccoglimento prima delle partite ufficiali, si è gia archiviato finanche il fatto che in contemporanea con i funerali del Campione, ladri ingenerosi e malandrini provvedevano a svuotarne l'appartamento dei valori presenti.
E tutto passa in cavalleria abituati come ormai siamo alla pecoraggine collegiale, unico reale momento di socialità reale, senza neanche un sussulto sdegnato verso tanta protervia e rilassatezza morale.
Un padre violenta le amiche di scuola della figlia ad un pigiama party e ne troviamo traccia solo nell'immediatezza di un trafiletto. C'è poco succo, poca sporcizia per interessarsene. Meglio sesso droga e Rock & Roll che una violenza di campagna senza pruriti maliziosi nel backstage.
Ora arriva Natale e siamo tutti più buoni, almeno fino alla Befana quando, per cause di forza maggiore ricominceremo con il balletto della colorazione regionale e qualche iniziativa umanitaria per sostenere le famiglie bisognose di viveri e prebende. Di Economia meglio non parlarne tanto arriveranno i "ristori", piccole generose mancette da terzo mondo.
E se, per caso, il popolo sovrano registrasse un improvviso recupero di personalità e coerenza, ritenesse finalmente terminato questo infinito mandato ad adempiere, inevaso da decenni, affidato al Parlamento, decidesse di rendersi parte diligente nel verificare l'operato di questa magistratura con la tessera in tasca, immaginasse di perseguire materialmente gli autori di prevaricazioni e violenze, magari utilizzando le stesse armi di persuasione a parti invertite, insomma se decidessimo tutti di averne abbastanza di questo schifo generalizzato e scendessimo in piazza per una sana robusta irrefrenabile RIVOLUZIONE qualcuno avrebbe da dire qualcosa in contrario?
Fabrizio Camilli ha pubblicato per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno Visto con i tuoi occhi
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AL VIA LO SPORTELLO ANTIVIOLENZA ONLINE PER L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ALDO MORO DI BARI LEZIONE APERTA “LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RECIDIVA NELL’AMBITO DELLA VIOLENZA INTRAFAMILIARE”
Si terrà domani, martedì 15 dicembre, dalle ore 10.30 alle 12.30, la lezione aperta sul tema “La valutazione del rischio di recidiva nell’ambito della violenza intrafamiliare”, organizzata nell’ambito del corso di laurea magistrale di Psicologia forense con la testimonianza della professoressa Antonietta Curci dell’Università degli Studi di Bari.
La commissione consiliare Sport del Comune di Bari, presieduta dal consigliere Giuseppe Cascella, ha ricevuto questa mattina in audizione il presidente del Comitato regionale della Lega nazionale dilettanti della FIGC Vito Tisci
La commissione consiliare Sport del Comune di Bari, presieduta dal consigliere Giuseppe Cascella, ha ricevuto questa mattina in audizione il presidente del Comitato regionale della Lega nazionale dilettanti della FIGC nonché del Settore giovanile e scolastico della stessa lega, Vito Tisci, per conoscere la particolare situazione nella quale versa il mondo del calcio giovanile a seguito dell’epidemia da Covid-19 in Puglia.
I PRESEPI DI SPACCABARI ALLESTITI NELLE VETRINE DI ALCUNI NEGOZI DEL CENTRO
Questo Natale il tradizionale appuntamento con i presepi dell’associazione culturale Spaccabari, patrocinato dall’assessorato alle Culture, cambia pelle: non potendosi tenere in forma di mostra nella sala inferiore del fortino Sant’Antonio per ragioni legate alla restrizioni anti-covid, i presepi artistici sono stati allestiti nelle vetrine di alcuni negozi di corso Vittorio Emanuele, via Argiro e via Sparano.
“Il 2020 è l’anno in cui il percorso di vita è segnato da una quotidianità di ostacoli sia sul fronte della salute sia su quello economico - si legge in una nota degli organizzatori -. Noi artisti dell’associazione culturale Spaccabari vorremmo soffermarci a meditare davanti al presepe, simbolo di famiglia e culla d’amore”.
ALLESTIMENTI NATALIZI NEL MUNICIPIO I IL PRESIDENTE LEONETTI RINGRAZIA ASSOCIAZIONI, COMMERCIANTI, IMPRENDITORI E CITTADINI PER LA GENEROSITÀ
Il presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti rende noto che, accanto alle luminarie installate a cura dell’amministrazione comunale, grazie all’impegno di associazioni, commercianti, imprenditori e singoli cittadini molte altre strade del territorio municipale sono state addobbate per le festività natalizie.
lunedì 14 dicembre 2020
domenica 13 dicembre 2020
sabato 12 dicembre 2020
Carlo Sozzo, la cucina salentina dalla tradizione alla nostra tavola di Claudia Presicce
Prima di essere la strada della felicità dei buongustai, prima di essere luogo di pura, bollente passione, la buona cucina è comunicazione. Infatti un'analisi sociologica di un territorio non può prescindere dalla storia gastronomica locale, così come un'indagine storica di un luogo si arricchirà di indizi lontani cercando negli antichi ricettari gli intrecci degli ingredienti (ma questo vale anche per le ricerche mediche, economiche, demografiche, botaniche ecc ecc). Non è un caso dunque se, un cuoco di lungo corso, con esperienze importanti anche nel mondo della comunicazione, si guadagni anche un nuovo degno spazio editoriale dedicato ai piatti della tradizione mediterranea. Se poi lui è il leccese Carlo Sozzo, sarà facile sentire subito nell'aria il profumo della migliore tradizione del Salento a tavola, ma anche odore d'amore, che significa dedizione e cura per ogni piatto.
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venerdì 11 dicembre 2020
'Lei non sa chi sono io!', il nuovo libro di Rossella Barletta: vie e personaggi a Lecce per Edizioni Grifo
Troppo spesso ci troviamo a citare vie o a percorrere piazzette, a indicare corti senza sapere quale carta d’identità si cela dietro il nome riportato sulla targa segnaletica il quale, ovviamente, ha un legame con la città. Purtroppo, oltre al nome e cognome, su ognuna di queste non vi sono altri elementi che possano venirci in aiuto e, spesso, questa colpevole mancanza, si assomma allo sguardo distratto che rivolgiamo al nome delle strade. Lo stordimento aumenta quando ci imbattiamo nei nomi di vie alquanto astrusi da farci lambiccare il cervello e, senza trovare la soluzione, domandarci perché mai è stato scelto proprio quel nome “rompicapo”. Lasciando alla fantasia del passante di indovinare se si tratta di un personaggio politico, di un letterato, di uno scienziato o di chissà quale diavolo si tratti, il lavoro di chi ha applicato l’odonomastica, ossia lo studio dei nomi delle strade dal punto di vista storico e linguistico, si polverizza in un attimo, alzando le spalle e tirando dritto.Tenendo conto di queste realtà, nel libro appena uscito “Lei non sa chi sono io?” (Edizioni Grifo, Lecce) Rossella Barletta fornisce una descrizione dei personaggi legati alle vicissitudini storiche della città e, in genere di Terra d’Otranto, ai quali sono state intitolate 74 vie, 54 corti, 22 piazzette e 25 vichi (o giù di lì) che costituiscono l’ordito urbanistico del centro storico di Lecce.
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giovedì 10 dicembre 2020
"La paura frena gli acquisti in negozio": shopping natalizio sottotono a Lecce
mercoledì 9 dicembre 2020
martedì 8 dicembre 2020
lunedì 7 dicembre 2020
domenica 6 dicembre 2020
sabato 5 dicembre 2020
TEMPORARY STORE SINCE 2003
Il Natale 2020 …?! In perfetto stile Covid 19. Intervento di Fabrizio Camilli*
Dopo tanto discutere sul sesso degli angeli è giunto il Natale. Certo un Natale stile COVID 19 o meglio la brutta copia di una festività sacrale e valoriale ridotta ad una mera riunione di condominio, giallorosso, un pò sbavato e poco coinvolgente, sullo stile dell'attuale governo di convenienza, tutto fuffa e poco o niente altro. I deboli del nostro sistema, classificati tali in ordine all'età ed alle condizioni economiche generali, vanno tutelati, ha tuonato un autorevole ministro, e per questo chiudiamo finanche le porte della chiesa parrocchiale alle 22 così non si contagia nessuna delle statuette del presepe di quartiere e neanche Gesù Bambino che, neanche fosse nel reparto ginecologia del Fazzi, viene fatto nascere con un cesareo 2 ore prima della canonica millenaria ricorrenza della mezzanotte. Mascherine guanti distanziamento sociale, ristoranti bar discoteche palestre centri estetici chiusi, attività funzionanti a mezzo servizio e tante infinite roboanti promesse di sostegni e ristori. (peraltro realizzate al minimo delle percentuali)
Penso alla mia famiglia di qualche anno addietro. I genitori a Roma io a Milano mio fratello a Torino e mia sorella a Pavia. Unico momento di convivialità con la magia del Natale. Quattro o cinque giorni insieme e poi tutti a lavorare.
Oggi non dovremmo riunirci secondo gli effetti del DPCM.
E non si potrebbe neanche immaginare di fare una visita veloce poichè sempre il DPCM vieta le trasferte. Tutto comunque deve chiudere i battenti entro le 22 (chi prima ancora secondo una scaletta fatta di scadenze orarie).
Oggi penso al mondo dei separati che almeno per Natale avrebbero potuto offrire un senso di convivialità alle riunioni familiari. Figli che per motivi di lontananza non potranno incontrare uno dei genitori e tanto meno i nonni. Senza voler fare del vittimismo, è mai possibile che le oltre 150 think tank governative composte dai migliori (???) cervelli disponibili in Europa, costosissime consulenze anche finalizzate allo studio dei comportamenti indotti ) non abbiano saputo esprimere un concetto meno assolutista con situazioni di apertura motivata a seconda dei casi? Ma se diciamo di essere responsabili quando esprimiamo il voto nelle urne perchè improvvisamente diventiamo inabili di fronte al senso della responsabilità e necessitiamo di un controllo di tipo militare?
Non voglio certo fare del facile populismo o della becera demagogia ma i parlamentari che oggi parlano dei problemi economici derivati dalla pandemia hanno pensato di ridursi anche solo provvisoriamente il loro "stipendio"?
La cassa integrazione che incombe sui privati lavoratori dipendenti come una scure dagli esiti incerti, perchè non viene applicata secondo i principi della solidarietà anche ai dipendenti pubblici di ogni ordine e grado? Questo modo di comandare uno stato ricorda periodi storicamente controversi e, senza tema di essere smentito, ci fa rimpiangere chi oggi non c'è più ma sicuramente avrebbe GOVERNATO e non COMANDATO il sistema in crisi cercando di lasciare intatta la dignità di chi vuole orgogliosamente sentirsi Italiano.
Fabrizio Camilli ha pubblicato con i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno il romanzo Visto con i tuoi occhi
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