Lecce e i suoi quartieri, il Salento la sua storia, cultura e politica
sabato 12 dicembre 2020
Carlo Sozzo, la cucina salentina dalla tradizione alla nostra tavola di Claudia Presicce
Prima di essere la strada della felicità dei buongustai, prima di essere luogo di pura, bollente passione, la buona cucina è comunicazione. Infatti un'analisi sociologica di un territorio non può prescindere dalla storia gastronomica locale, così come un'indagine storica di un luogo si arricchirà di indizi lontani cercando negli antichi ricettari gli intrecci degli ingredienti (ma questo vale anche per le ricerche mediche, economiche, demografiche, botaniche ecc ecc). Non è un caso dunque se, un cuoco di lungo corso, con esperienze importanti anche nel mondo della comunicazione, si guadagni anche un nuovo degno spazio editoriale dedicato ai piatti della tradizione mediterranea. Se poi lui è il leccese Carlo Sozzo, sarà facile sentire subito nell'aria il profumo della migliore tradizione del Salento a tavola, ma anche odore d'amore, che significa dedizione e cura per ogni piatto.
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venerdì 11 dicembre 2020
'Lei non sa chi sono io!', il nuovo libro di Rossella Barletta: vie e personaggi a Lecce per Edizioni Grifo
Troppo spesso ci troviamo a citare vie o a percorrere piazzette, a indicare corti senza sapere quale carta d’identità si cela dietro il nome riportato sulla targa segnaletica il quale, ovviamente, ha un legame con la città. Purtroppo, oltre al nome e cognome, su ognuna di queste non vi sono altri elementi che possano venirci in aiuto e, spesso, questa colpevole mancanza, si assomma allo sguardo distratto che rivolgiamo al nome delle strade. Lo stordimento aumenta quando ci imbattiamo nei nomi di vie alquanto astrusi da farci lambiccare il cervello e, senza trovare la soluzione, domandarci perché mai è stato scelto proprio quel nome “rompicapo”. Lasciando alla fantasia del passante di indovinare se si tratta di un personaggio politico, di un letterato, di uno scienziato o di chissà quale diavolo si tratti, il lavoro di chi ha applicato l’odonomastica, ossia lo studio dei nomi delle strade dal punto di vista storico e linguistico, si polverizza in un attimo, alzando le spalle e tirando dritto.Tenendo conto di queste realtà, nel libro appena uscito “Lei non sa chi sono io?” (Edizioni Grifo, Lecce) Rossella Barletta fornisce una descrizione dei personaggi legati alle vicissitudini storiche della città e, in genere di Terra d’Otranto, ai quali sono state intitolate 74 vie, 54 corti, 22 piazzette e 25 vichi (o giù di lì) che costituiscono l’ordito urbanistico del centro storico di Lecce.
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