Lecce e i suoi quartieri, il Salento la sua storia, cultura e politica
giovedì 12 agosto 2021
Prima presentazione OGGI 12 AGOSTO 2021 del nuovo libro di Carlo Stasi a Sannicola (Le) il 12 agosto 2021
Il Comune di Sannicola, l’Assessorato agli Eventi e Spettacoli per l’Estate a Sannicola 2021 presentano la piccola rassegna I Libri a Casa di Paola alla Casa del Sole in Via San Simone 74 (Sannicola, Lecce). Proseguono dunque gli appuntamenti con la presentazione del libro di Carlo Stasi dal titolo “Verso … il futuro: Poesia Visiva” (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) OGGI Giovedì 12 agosto 2021 ore 21,00. Presenta l’autore lo scrittore e critico letterario Antonio Errico. Interviene l’editore Stefano Donno.
La casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, è lieta di annunciare l’uscita dell’ultimo libro di Carlo Stasi, dal titolo “Verso … il Futuro”. Pur se nato nel cuore dell’Europa ed imbevuto di cultura europea, Carlo Stasi ha radici profondamente radicate nella sanguigna terra salentina. Ha sempre amato viaggiare, spinto da un’intensa passione conoscitiva e da una forte tensione creativa. Alla poesia ha affiancato la musica e la pittura intrecciando sonorità e motivi grafici nelle sue opere: una poesia “iconica”, “da vedere” per “leggere” e “riflettere”, dando “immagine alla parola” e “parola all’immaginazione”. Corredato da interventi critici di grandissimo rilievo e spessore, questo libro documenta e raccoglie 40 anni della produzione poetica visiva edita ed inedita di questo “artista della parola”. In questo libro si riesce a cogliere la poliedricità espressiva di Carlo Stasi, dove la parola e il segno sono soggetti ad un continuo lavorìo di separazione di segnali e contenuti che vanno oltre il Tempo e lo Spazio, perché divengono essi stessi Tempo e Spazio di una narrazione sui generis. Il visus (o la visione per mera esemplificazione) è la risultante di memorie associative in grado di classificare varie sfumature di sensibilità, tensione emotiva, pulsioni estetiche in categorie non predefinite, in grado di lasciare il lettore a se stesso, non nel senso di deriva e abbandono, ma di libertà immaginativa e di conseguenza espressiva in grado di concretizzare nuovi universi narrativi e poetici che rapiscono e ammaliano. VERSO...IL FUTURO! (pubblicazione corredata da un ricco apparato iconografico) di Carlo Stasi racconta di come l’autore vede, osserva e vive il mondo, il suo mondo, il nostro mondo attraverso il segno della parola e la parola del segno, raccontando di sensazioni, sentimenti unici e irripetibili che si fanno visioni che solleticano il cuore e lo spirito.
Prefazione di Lamberto Pignotti. Interventi di Augusto Ponzio, Giovanni Dotoli, Richard Demarco, Vincenzo Guarracino, Susan Petrilli, Luciano Ponzio, Emilio Filieri, Andrea D'Urso, Donato Di Poce, Alessandro Laporta, Giuliana Coppola, Stefano Donno, Paola Scialpi, Mauro Marino, Chiara Evangelista, Nicola Salvatore, Salvatore Luperto, Maurizio Nocera, Carmen De Stasio, Paolo Vincenti, Antonietta Fulvio, Raffaele Messinese, Francesco Pasca, Massimo Pasca, Mario De Marco.
Sito Autore
https://carlostasi.wordpress.
Info link libro
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
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Giunti al Punto
https://www.giuntialpunto.it/
mercoledì 11 agosto 2021
Su questa pietra: Nuove poesie e visioni dalla quarantena : Berra, Pietro, Donno, Stefano, Berra, Pietro, Berra, Leonardo, Lopez, Mirna Ortiz, Arias, Paola: Amazon.it: Libri
“La guerra di Rocco” di Giovanni Delle Donne e Massimo Giordano in programma giovedì 12 agosto alle 21 presso il Palazzo Baronale di Nociglia e venerdì 13 agosto, sempre alle 21, nei Giardini Ducali di San Cassiano (Lecce).Diretto e interpretato dallo stesso Giordano, costumi di Meghy Costumes d'Epoque (Mesagne), lo spettacolo ha un unico slogan: "Alla guerra se parte tisi e se torna stisi", ovvero - per i non autoctoni - "Alla guerra si parte in piedi e si torna stesi".
Rocco è infatti un ragazzo salentino con un forte ritardo psichico, uno scemo del villaggio cui tutti vogliono bene e che, per un evidente errore, viene arruolato tra le file dell'esercito italiano nel 1915. Felice di questa sua occasione di redenzione sociale, Rocco parte per il fronte con entusiasmo e lì vede tutto con occhi di bambino, ma pian piano si accorge dell'insensatezza di tutto ciò che accade attorno a lui e prende coscienza dell'abisso del male. “La guerra di Rocco” racconta in modo comico il dramma del primo conflitto bellico mondiale senza sbeffeggiarlo, l'inutile strage, la sua ferocia, il dolore che provoca; il tutto visto e raccontato dagli occhi e dal cuore di un semplice come Rocco, che nella purezza dei suoi limiti riesce a vederne la vera natura.
Un monologo in cui vengono utilizzati due linguaggi. Il primo, fondamentale, è quello della lingua salentina - comprensibile da tutti gli spettatori - capace di raccontare storie importanti e di farlo poeticamente, dandosi un valore letterario in grado di racchiudere, nei propri termini e significati, grandi universi di senso. L'altro linguaggio involontariamente utilizzato da Rocco è quello della comicità, perché in questo spettacolo si ride riflettendo e ci si commuove ridendo; si sta al fronte, in trincea, con Rocco, e si riportano in scena pezzi di storia vera e fatti storici documentati, ma attraversati dallo sguardo semplice di Rocco, voce capace di raccontare l’insensatezza di tutte le guerre.
Ingresso gratuito. Info allo 0836.936008 (per Nociglia) e allo 0836.992100 (per San Cassiano)
Festival Giornalisti del Mediterraneo, a Otranto il 3 settembre il premier albanese Edi Rama
Due popoli fratelli, uniti da quella stessa striscia di mare che li divide. A trent’anni dallo sbarco epocale di migliaia di profughi albanesi sulle coste pugliesi il Festival Giornalisti del Mediterraneo di Otranto, giunto alla sua tredicesima edizione, ospita nel giorno dell’omaggio nel porto di Otranto alle vittime del naufragio della nave “Katër i Radës”, avvenuto il 28 marzo 1997, il presidente del Consiglio della Repubblica d’Albania Edi Rama.
Il premier del Paese delle Aquile sarà infatti a Otranto il prossimo 3 settembre alle 19.30, nella giornata che l’organizzazione del Festival, ideato dal giornalista Tommaso Forte e in programma dall’1 al 4 settembre, ha deciso di dedicare a quell’evento drammatico che provocò la morte di decine di persone nelle acque antistanti la cittadina adriatica. Un evento - cui prenderanno parte componenti del governo Draghi e le autorità civili e militari del territorio- ricordato appunto da un monumento nel porto di Otranto, come evidenzia il sindaco Pierpaolo Cariddi: “Siamo lieti di ospitare a Otranto il Primo Ministro della Repubblica albanese Edi Rama per il Festival Giornalisti del Mediterraneo 2021”, commenta il primo cittadino. “Il Primo Ministro prenderà parte alla cerimonia di commemorazione delle vittime della “Katër i Radës” davanti a quel relitto che, destinato alla demolizione, è diventato un’opera d’arte, un omaggio ai vecchi e nuovi migranti. Gente in fuga cui abbiamo l’obbligo di dare pace. È per loro che la Kater è diventata il monumento all’umanità migrante, ‘L’Approdo’”. È per le 57 persone che la notte del Venerdì Santo del 1997 persero la vita tra le onde dell'Adriatico che il 3 settembre ci riuniremo davanti all'opera di Costas Varotsos”.
La città di Otranto, com’è noto, fu in prima linea, venti anni fa - ma anche in seguito - nell’assicurare soccorso e accoglienza ai profughi, molti dei quali divenuti poi a pieno titolo cittadini italiani e residenti pugliesi: “La nostra vicinanza fisica e affettiva al popolo albanese è un fatto oggettivo, storico, che nessuno potrà mai mettere in discussione”, commenta l’ideatore del Festival Tommaso Forte. “Ne abbiamo avuta testimonianza venti anni fa, continuiamo ad averla oggi. E la visita del presidente Rama a Otranto ne è ulteriore conferma”.
Il premier albanese, in occasione della sua visita otrantina per il Festival Giornalisti del Mediterraneo, inaugurerà tra l’altro la docu-mostra “IntegrAzione: i 30 anni del grande esodo albanese in Italia”, presentata da Integra Onlus e curata dal fotoreporter pugliese Vittorio Arcieri. Un lavoro “che ricorda il dolore e la speranza di un popolo oppresso dal regime, che guardava all’Italia come una nuova terra promessa”, spiega la presidente di Integra Klodiana Çuka, “nonché la straordinaria generosità della gente di Puglia che si prodigò per far fronte all’emergenza”.