Lecce e i suoi quartieri, il Salento la sua storia, cultura e politica
lunedì 16 agosto 2021
IL SALENTO CHE SI SPOPOLA: SABRINA LUCATELLI OSPITE AL PRELUDIO NOTTE VERDE PER DIALOGO CON TERRITORIO- Castiglione, 17 agosto
Lo spopolamento non è un fenomeno irreversibile: servono politiche pubbliche intelligenti e a più livelli, unite ad un grande sforzo di innovazione sociale dal basso, per invertire il trend che sta svuotando interi paesi della provincia di Lecce, soprattutto nel Capo di Leuca e nell’entroterra idruntino.
È questo il punto attorno al quale ruota il ragionamento che da tempo porta avanti Casa delle Agriculture Tullia e Gino, organizzazione di volontariato impegnata a creare processi di restanza sul territorio. E sarà questo il filo conduttore della decima edizione della Notte Verde, il più grande evento in Puglia dedicato ai temi ambientali e alla terra. Il programma del decennale, che si svolgerà dal 27 al 31 agosto, sarà presentato ufficialmente martedì 17 agosto, alle ore 20, presso il Vivaio dell’Inclusione “Luigi Russo” in via Vecchia Lecce, a Castiglione d’Otranto, frazione di Andrano.
Importante ospite di questo “Preludio” sarà Sabrina Lucatelli, direttrice di Riabitare l’italia, punto di riferimento essenziale in Italia in tema di strategia di rilancio delle aree in via di spopolamento. Con lei, alle 20.30, avrà inizio il dialogo dal titolo “Nuovi occhi e nuove politiche nei territori del margine”, che coinvolgerà anche amministratori e attivisti locali. Seguiranno apericena e concerto di P40.
(Come da normativa nazionale, all’evento si accede con il greenpass, che si ottiene con almeno una dose di vaccino o un tampone negativo entro le 48 h precedenti all'evento o guarigione dal Covid-19 entro 6 mesi. Per info: 348/5649772).
Sabrina Lucatelli, punto di riferimento nazionale per i territori marginali
Esperta in Economia di Sviluppo dei Territori a bassa demografia, Sabrina Lucatelli è componente del Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione (NUVAP) - Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stata coordinatrice della Strategia nazionale Aree Interne. Esperta di sviluppo rurale e di politiche in favore delle aree interne, ha condotto numerose esperienze di studio e di progettazione in favore di aree interne e marginali, sia in Italia che all’estero. Dal 2004 si occupa di programmazione e valutazione di fondi europei e nazionali per la coesione economica e sociale. E’ vicepresidente del Gruppo di lavoro OCSE per le aree rurali.
È la direttrice di Riabitare l'Italia, progetto culturale, ambientale e politico nato per riportare al centro del dibattito culturale del paese la questione della contrazione dei territori, dagli squilibri demografici a quelli istituzionali, civili ed economici. Il gruppo volontario che anima questa esperienza è composto da esperti, professori, operatori, attori sociali, cittadini, organizzazioni non governative, imprese, cooperative e aziende: grazie al loro impegno, “Riabitare l’Italia” è già diventato un “marchio”, una sigla sotto la quale si sta conducendo una battaglia intellettuale e civile per una nuova e più consapevole autorappresentazione dell’Italia contemporanea. L’obiettivo è mettere nel giusto valore il significato e il peso di quelle parti del paese che soffrono di particolari difficoltà, ma che al tempo stesso costituiscono inesplorate opportunità di coesione, di solidarietà, di eguaglianza.
“Fin quando il tema non sarà riportato al centro del dibattito pubblico, in primis culturale - spiegano da Riabitare l’Italia - non si potranno pensare e attuare vere politiche pubbliche capaci di segnare una discontinuità”.
I dati nel Salento: dalla contrazione demografica allo squilibrio territoriale
Dopo un costante aumento del numero di abitanti, stando ai dati Istat relativi al bilancio demografico elaborati da Casa delle Agriculture, da sette anni la provincia registra una progressiva diminuzione: i residenti sono scesi dai 806.412 del 2014 ai 791.122 del 2019, una contrazione pari a -15.290. Si allarga la forbice tra nascite (appena 5.064 nel 2019) e decessi (8.235), con dati che si mantengono costanti nell’ultimo quinquennio. Positivo negli ultimi vent’anni, dal 2018 è diventato negativo anche il saldo migratorio. Il tasso di decrescita nel 2019 è stato pari a -0,50 per cento (era -0,10 per cento nel 2014).


