venerdì 15 ottobre 2021

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XYLELLA, 20 MILIONI DI ULIVI DESTINATI ALLA MORTE. LA SPERANZA È NEL DAJS

15 Ottobre 2021 Tutti col green pass: forse

15 Ottobre 2021 Ex ILVA Green pass obbligatorio: ingressi senza prob...

15 Ottobre 2021 Brindisi Esercitazione interforze

15 Ottobre Taranto Laterza pensa a qualche cambiamento

15 Ottobre 2021 Brindisi Furto centro commerciale

Il vescovo di Taranto sul settimanale Credere: «La transizione ecologica non diventi una promessa mancata»

Milano, 14 ottobre 2021 - «Sentiamo molto parlare di “transizione ecologica”, abbiamo un ministero dedicato, ma io vi parlo da un territorio rappresentativo dei guasti italiani e che conosce bene la frustrazione per le promesse mancate, la disillusione», lo scrive monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, nell’editoriale del settimanale Credere in edicola da oggi, un numero speciale dedicato alla 49ª Settimana sociale dei cattolici italiani che si svolge a Taranto da 21 al 24 ottobre. «Il clima di incertezza», avverte ancora monsignor Santoro, «sfianca anche la speranza più ostinata e ora abbiamo un’ultima opportunità con i fondi del Next Generation Ue e del Recovery Plan: restiamo insieme, uniti, facciamo fronte comune perché il nostro territorio possa finalmente risollevarsi».

La Settimana sociale, evento promosso dalla Cei, s’intitola Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso e si propone di guidare un «cambiamento di epoca» sui temi dell’ecologia integrale, con un particolare occhio di riguardo alle buone pratiche già in atto nel Paese e che si possono sostenere e diffondere.

Per questo, nel numero speciale, il settimanale Credere ha percorso la penisola alla ricerca di alcune esperienze maturate nel mondo cattolico che coniugano transizione ecologica e giustizia sociale, rispetto per il creato e lavoro. Emblematica è la storia di copertina che racconta l’attività della cooperativa Ipad Mediterranean di Tiggiano (Lecce), una realtà agricola nata dalla fede della comunità cristiana, che crea lavoro sia per i giovani del posto che per le persone immigrate. Qui nessuno è uno «scarto», spiegano i promotori, tra i quali il vescovo di Ugento, Vito Angiuli, e la biodiversità e la convivialità delle differenze sono una ricchezza.

A Lucca, invece, «il riuso è solidale»: nei laboratori di Daccapo, promossa dalla Caritas con altre associazioni e gli Enti locali, gli oggetti vecchi che la gente butta via riprendono vita e diventano una risorsa per chi ha bisogno, ma anche un’occasione di reinserimento e occupazione per tante persone.

Sul fronte della transizione ecologica, il Consorzio Fratello Sole di Milano dà energia a chi aiuta i più deboli. L’organizzazione, infatti, aiuta le realtà del non profit e istituzioni religiose a risparmiare sui consumi energetici per reinvestire in opere sociali. Il loro motto è: «Far bene all’ambiente, far bene alle persone».

Parlando di Taranto e di ambiente, naturalmente, non è possibile ignorare la situazione delle acciaierie ex Ilva e il loro impatto sulla vita della gente. Su Credere parla quindi padre Nicola Preziuso che guida la parrocchia del rione Tamburi, da cui la gente scappa a causa dell’acciaieria: «Coniugare salute e lavoro si può», dice il religioso.

Infine, il settimanale della Periodici San Paolo racconta due storie di protagonismo giovanile: Pietro Rufolo, giovane commercialista napoletano, è tra i firmatari del “manifesto” che alla Settimana sociale propone un patto tra le generazioni per cambiare i modelli di business e sostenere la transizione ecologica. Invece Alessandra Luna-Navarro, ingegnera e ricercatrice al Politecnico di Delft, è l’ideatrice di un progetto pilota per migliorare la qualità di vita nelle aree urbane.

 


 

Presentazione a Lequile dell'ultimo libro del poeta Marcello Buttazzo

Il COMUNE DI LEQUILE e la PROV. DI LECCE, sabato 16 ottobre, ore 18:30, a Palazzo Andrioli in Piazza San Vito, presentano IL CIELO DEGLI AZZURRI DESTINI ( EDIZIONI I QUADERNI DEL BARDO) LA NUOVA SILLOGE DI Marcello BUTTAZZO.  Sono previsti i SALUTI dell’AMM. COMUNALE: Vincenzo CARLA’ (Sindaco) e Antonio SPEDICATO (Ass. Cultura). DIALOGANO CON L’AUTORE: Antonio ERRICO (Scrittore) e Stefano DONNO ( Editore iQdB). LETTURE di Lenia GADALETA e INTERVENTO MUSICALE: Enzo MARENACI e Antonella DELL’ANNA

“La poesia di Marcello Buttazzo è “uno squarcio d’azzurro/ sulle cose, una trafittura diffusa/ sul senso di ciò che sarà”. L’autore interroga e pungola il sentimento senza inghirlandare la superficie del verbo. La parola leggiadra, ma non leggera, scivola sulla pagina ed educa alla gentilezza. << “Il cielo degli azzurri destini”>> racconta l’autore << è come un silenzioso, pacato mestiere di vivere, alfine di ricercare ciò che dà significato alla vita. Un modo altro, fortemente simbolico di scavare nella terra di zolle marroni per scovare preziosi giacimenti d’essenza e quelle radici imperiture, che allignano nel profondo. Alcune poesie sono state redatte per mia madre Antonietta, 86enne, guida di valore nel mio quotidiano cammino. Ci sono anche versi scritti per papà Pietro, scomparso nel marzo 1987. E poi campeggia l’eterna musa, in parte realistica, in parte immaginifica: quell’idea di donna soave, gentile, che sa percuotere il tamburo, sa guidare le danze, sa aprire scenari>>.

[…]
Tu sei il sale // sul corpo // bruciato di rame

Una poetica di piuma, baciata dai raggi lunari. Un chiaroscurale dai tratti ottocenteschi che richiama la pennellata impressionista di William Turner. “C’è/l’anima di giglio”, una dolcezza variegata al candore della disillusione: “C’è un carminio vivo/ nei giorni dolceamari… è cosa mia.” Buttazzo è la concretizzazione della verità di Alfonso Gatto: “Quando si nasce poeti, l’amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni”. La poetica di Marcello è un sole svegliato presto: sveste il buio e veglia la penombra. (Chiara Evangelista)

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