Lecce e i suoi quartieri, il Salento la sua storia, cultura e politica
sabato 30 ottobre 2021
venerdì 29 ottobre 2021
Presentazione oggi 29 ottobre 2021 del libro a Lecce "Incontro alla vita!" di Ibrahim Saeed ed Elena Del Coco
Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno una nuova pubblicazione che testimonia la bellezza della vita in tutte le sue sfaccettature dalle gradazioni più tenui a quelle più forti. La novità editoriale ha per titolo “Incontro alla vita!” di Ibrahim Saeed ed Elena Del Coco (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). Il volume sarà presentato presso la Biblioteca Convitto Palmieri (Via Benedetto Cairoli - Lecce, Puglia) venerdì 29 ottobre 2021 ore 18,30. Interverranno con gli autori lo scrittore Livio Romano, Mauro Marino del Fondo Verri di Lecce e l’editore Stefano Donno
“Un librino prezioso, da leggere e diffondere, reso possibile dall’umanità dell’editore Stefano Donno che non ha esitato un solo minuto a sposare questo progetto e trasformarlo in una delle più lucide testimonianze degli ultimi anni del dramma che si perpetua quotidianamente sulle coste e nel bel mezzo del glorioso Mare Nostrum mentre la vecchia Europa resta colpevolmente a guardare” (dalla prefazione di Livio Romano)
“Ho imparato che posso accogliere il dolore e la sofferenza per tramutarli in Forza, Coraggio, Amore e Volare più in alto che posso!” Ibrahim Saeed
Elena e Ibrahim si sono conosciuti nel settembre del 2018. “Ibra” come da
subito Elena ha cominciato a chiamarlo, era in Italia da pochi mesi. Elena:
“Ogni ragazzo è speciale a suo modo ma Ibrahim, determinato e sicuro di sé,
aveva nello sguardo una Luce particolare che si accendeva, aumentava o sfumava
ogni volta che parlava, irradiando tutto ciò lo circondasse”! È un ragazzo in
gamba che va incontro alla vita nonostante tutto, con grande fiducia e uno
splendido sorriso! Ibrahim: “Elena è uguale alla mia mamma biologica, però è
bianca! Questa è l’unica differenza tra loro. Dice le stesse cose che mi diceva
la mia mamma, parla con me come ad un figlio, insegnandomi ad essere libero,
sempre!
La grafica della copertina è a cura di don Pierluigi Lanotte
Il booktrailer
https://www.youtube.com/watch?
Info link
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
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Il blog de I Quaderni del Bardo Edizioni
giovedì 28 ottobre 2021
mercoledì 27 ottobre 2021
Copertino Doc Rosso Riserva Divoto 2021, un autunno di grandi premi
Autunno ricco di soddisfazioni per la Cantina Apollonio. L’ultima edizione di “Bibenda”, la guida della Fondazione Italiana Sommelier, attribuisce infatti il suo massimo riconoscimento - i Cinque Grappoli - al Copertino Doc Rosso Riserva Divoto 2012, già premiato nelle scorse settimane con le 4 Stelle Corona della “Vinibuoni d’Italia” del Touring Club, anche in questo caso massimo riconoscimento della guida collegata al sodalizio che sin dal 1894 racconta tutto il bello del Belpaese. La stessa guida anno del Touring ha attribuito altri quattro riconoscimenti importanti ai vini Apollonio: le 4 Stelle sono andate invece al Salento Igt Negroamaro Terragnolo 2017, al Salento Igt Primitivo Terragnolo 2017 e al Salento Igt Rosso Valle Cupa 2016. Tre Stelle, invece, lo Squinzano Doc Rosso Mani del Sud 2018. Negli ultimi giorni anche un terzo premio per l’etichetta Apollonio: primo posto nella categoria “Apulian red wines from Negramaro grape” al “Taormina Gourmet 2021” come “Sud Top Wine” selezionati da una giuria super qualificata, presieduta dal “Doctorwine” Daniele Cernilli, che ha degustato le etichette di oltre 250 cantine provenienti dalle regioni meridionali d’Italia.
Una Doc, quella del Copertino Rosso Riserva, che rappresenta uno dei capisaldi identitari dell’enologia salentina: il suo disciplinare prevede infatti Negroamaro (70 per cento minimo), Malvasia nera di Brindisi, Malvasia nera di Lecce, Sangiovese, Montepulciano, vitigni che danno vita ad un vino di color rosso rubino, strutturato, secco ma non “cattivo”, persistente: quasi un ritratto del territorio di produzione. “Un riconoscimento importante che premia il lavoro della nostra cantina, che ha compiuto centocinquant’anni lo scorso anno, e un elemento di continuità familiare e di tradizione, visto che questo vino è un’intuizione di mio padre Salvatore, che era devoto a San Giuseppe da Copertino - donde il nome del vino - risalente al tempo stesso dell’istituzione della Doc, nata nel 1978”, commenta Massimiliano Apollonio, al timone dell’azienda con il fratello Marcello e destinatario ai primi d’ottobre del premio “Imprenditore dell’anno” durante i Reader Awards di Food and Travel Italia tenutisi a Lavello. “Ma anche un premio anche alla nostra decisione di puntare fin dall’inizio su vitigni del territorio, che oggi cominciano ad essere riconosciuti come risorse di spicco del patrimonio ampelografico italiano, vinificati con i metodi tradizionali cari ai nostri avi”.