Si terrà domani, martedì 15 dicembre, dalle ore 10.30 alle 12.30, la lezione aperta sul tema “La valutazione del rischio di recidiva nell’ambito della violenza intrafamiliare”, organizzata nell’ambito del corso di laurea magistrale di Psicologia forense con la testimonianza della professoressa Antonietta Curci dell’Università degli Studi di Bari.
Alla
lezione aperta, cui sono invitati a partecipare tutti gli studenti e le
studentesse e che sarà curata dal Centro antiviolenza comunale,
interverranno l’assessora al Welfare Francesca Bottalico e Marika
Massara e Fabiana Persone, rispettivamente coordinatrice ed operatrice
di accoglienza del CAV gestito dalla cooperativa Comunità San Francesco.
Sempre
a partire da domani, inoltre, sarà attivato lo sportello informativo
online del Centro antiviolenza per tutte le studentesse e il personale
dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. In questo periodo di
emergenza sanitaria, infatti, si è ritenuto necessario offrire il
servizio anche in modalità a distanza, al fine di garantire
informazione, accoglienza, ascolto e sostegno alle donne vittime di
qualsiasi forma di violenza.
Sarà
possibile accedere allo sportello online tutti i venerdì dalle 10 alle
12 attraverso la pagina facebook “Centro Antiviolenza Bari”, mediante
messenger, contattando il numero telefonico 328 82 12 906 (anche via
whatsapp) attivo h24 o il numero verde 800 20 23 30 o, ancora,
utilizzando skype.
Prosegue in tal
modo l’impegno dell’amministrazione comunale e della rete cittadina
volto non solo a supportare le donne vittime di violenza ma anche ad
attivare percorsi di sensibilizzazione e prevenzione sul tema, al fine
di coltivare una cultura rispettosa delle donne e delle differenze,
contrastando ogni forma di violenza di genere.
“La convivenza forzata di questo periodo - commenta Francesca Bottalico
- ha generato purtroppo l’aumento dei conflitti e delle liti familiari,
circostanza che ha spinto molte donne a richiedere aiuto anche per
situazioni vissute da tempo e aggravatesi negli ultimi mesi. Nonostante
questo tempo segnato da grandi paure dovute alla limitazione dei nostri
movimenti tante donne stanno trovando proprio adesso la forza e il
coraggio necessari per voltare pagina. L’attivazione online dello
sportello universitario risponde alla volontà di andare incontro alle
vittime per assicurare loro un supporto socio-psicologico qualificato
garantendo inoltre l’attivazione di percorsi di accompagnamento e
tutela.
Per questo voglio
ringraziare l’Università Aldo Moro che, analogamente al Politecnico, ha
voluto fortemente collaborare con noi per la creazione di presidi di
prossimità in un contesto giovanile spesso difficile da intercettare con
i servizi tradizionali del welfare.
Allo
stesso modo ringrazio l’associazione studentesca Link e gli altri
gruppi universitari che da subito si sono mostrati sensibili
all’argomento e con i quali abbiamo aperto un dialogo costruttivo e
sinergico”.
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