sabato 5 dicembre 2020

Il Natale 2020 …?! In perfetto stile Covid 19. Intervento di Fabrizio Camilli*


 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo tanto discutere sul sesso degli angeli è giunto il Natale. Certo un Natale stile COVID 19 o meglio la brutta copia di una festività sacrale e valoriale ridotta ad una mera riunione di condominio, giallorosso, un pò sbavato e poco coinvolgente, sullo stile dell'attuale governo di convenienza, tutto fuffa e poco o niente altro. I deboli del nostro sistema, classificati tali in ordine all'età ed alle condizioni economiche generali, vanno tutelati, ha tuonato un autorevole ministro, e per questo chiudiamo finanche le porte della chiesa parrocchiale alle 22 così non si contagia nessuna delle statuette del presepe di quartiere e neanche Gesù Bambino che, neanche fosse nel reparto ginecologia del Fazzi, viene fatto nascere con un cesareo 2 ore prima della canonica millenaria ricorrenza della mezzanotte. Mascherine guanti distanziamento sociale, ristoranti bar discoteche palestre centri estetici chiusi, attività funzionanti a mezzo servizio e tante infinite roboanti promesse di sostegni e ristori. (peraltro realizzate al minimo delle percentuali)

Penso alla mia famiglia di qualche anno addietro. I genitori a Roma io a Milano mio fratello a Torino e mia sorella a Pavia. Unico momento di convivialità con la magia del Natale.  Quattro o cinque giorni insieme e poi tutti a lavorare.

Oggi non dovremmo riunirci secondo gli effetti del DPCM.

E non si potrebbe neanche immaginare di fare una visita veloce poichè sempre il DPCM vieta le trasferte. Tutto comunque deve chiudere i battenti entro le 22 (chi prima ancora secondo una scaletta fatta di scadenze orarie).

Oggi penso al mondo dei separati che almeno per Natale avrebbero potuto offrire  un senso di convivialità alle riunioni familiari. Figli che per motivi di lontananza non potranno incontrare uno dei genitori e tanto meno i nonni. Senza voler fare del vittimismo, è mai  possibile che le oltre 150 think tank governative composte dai migliori (???) cervelli disponibili in Europa, costosissime consulenze anche finalizzate allo studio dei comportamenti indotti ) non abbiano saputo esprimere un concetto meno assolutista con situazioni di apertura motivata a seconda dei casi? Ma se diciamo di essere responsabili quando esprimiamo il voto nelle urne perchè improvvisamente diventiamo inabili di fronte al senso della responsabilità e necessitiamo di un controllo di tipo militare?

Non voglio certo fare del facile populismo o della becera demagogia ma i parlamentari che oggi parlano dei problemi economici derivati dalla pandemia hanno pensato di ridursi anche solo provvisoriamente il loro "stipendio"?

La cassa integrazione che incombe sui privati lavoratori dipendenti come una scure dagli esiti incerti, perchè non viene applicata secondo i principi della solidarietà anche ai dipendenti pubblici di ogni ordine e grado?  Questo modo di comandare uno stato ricorda periodi storicamente controversi e, senza tema di essere smentito, ci fa rimpiangere chi oggi non c'è più ma sicuramente avrebbe GOVERNATO e non COMANDATO il sistema in crisi cercando di lasciare intatta la dignità di chi vuole orgogliosamente sentirsi Italiano.

 

Fabrizio Camilli ha pubblicato con i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno il romanzo Visto con i tuoi occhi 

Info link 

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