martedì 15 dicembre 2020

UN PAESE ALLA DERIVA – INTERVENTO DI FABRIZIO CAMILLI

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non serve certo una analisi approfondita sui massimi sistemi per registrare una pericolosa deriva qualunquista volta alla superficialità dei comportamenti se registriamo nel volgere delle ultime settimane  una imbarazzante sequela di comportamente fortemente deficitari in termini di senso della responsabilità nella nostra società, compresa la classe, diciamo per dire, dirigente che ci ritroviamo.

Un noto imprenditore organizza festini a base di droghe e sesso e colleziona stupri neanche fossero schedine giocate al totocalcio, ma nessuno si meraviglia e quasi quasi si sogghigna al pensiero di ragazzine pruriginose destinate al mercato della carne di qualità per la soddisfazione di perversi fruitori del sesso estremo;

un ex Ministro che , dopo aver firmato provvedimenti (oggi sotto la valutazione della magistratura), ai tempi che furono, in concordia con altro ministro oggi sottoposto a processo per reati frutto della fantasia estrema di una magistratura politicizzata (o meglio PALAMARIZZATA), denuncia vuoti di memoria preoccupanti al punto da immaginare, al grido di onestà onestà, di riservargli un sano TSO prima che entri in paranoia confusionale e decida di raccontare la verità finanche sui suoi natali genealogici, un Presidente del Consiglio che un giorno chiude un altro apre, un giorno socchiude un altro ammicca mezze riaperture, un giorno parla di potenza di fuoco mai vista ed il giorno dopo si limita solo a parlare della potenza attraverso la quale ha salvato il riverito posteriore del suocero affrancandolo dal carcere e da almeno un paio di milioni di euro di multa.

Muore Maradona ed il mondo del pallone si ferma, tra stadi intestati e cartelle esattoriali abbonate, muore Paolo Rossi, eroe del nostro MUNDIAL 82 e, tolto qualche minuto di raccoglimento prima delle partite ufficiali, si è gia archiviato finanche il fatto che in contemporanea con i funerali del Campione, ladri ingenerosi e malandrini provvedevano a svuotarne l'appartamento dei valori presenti.

E tutto passa in cavalleria abituati come ormai siamo alla pecoraggine collegiale, unico reale momento di socialità reale, senza neanche un sussulto sdegnato verso tanta protervia e rilassatezza morale.

Un padre violenta le amiche di scuola della figlia ad un pigiama party e ne troviamo traccia solo nell'immediatezza di un trafiletto. C'è poco succo, poca sporcizia per interessarsene. Meglio  sesso droga e Rock & Roll che una violenza di campagna senza pruriti maliziosi nel backstage.

Ora arriva Natale e siamo tutti più buoni, almeno fino alla Befana quando, per cause di forza maggiore ricominceremo con il balletto della colorazione regionale e qualche iniziativa umanitaria per sostenere le famiglie bisognose di viveri e prebende. Di Economia meglio non parlarne tanto arriveranno i "ristori", piccole generose mancette da terzo mondo.

E se, per caso, il popolo sovrano registrasse un improvviso recupero di personalità e coerenza, ritenesse finalmente terminato questo infinito mandato ad adempiere, inevaso da decenni, affidato al Parlamento, decidesse di rendersi parte diligente nel verificare l'operato di questa magistratura con la tessera in tasca, immaginasse di perseguire materialmente gli autori di prevaricazioni e violenze, magari utilizzando le stesse armi di persuasione a parti invertite, insomma se decidessimo tutti di averne abbastanza di questo schifo generalizzato e scendessimo in piazza per una sana robusta irrefrenabile RIVOLUZIONE  qualcuno avrebbe da dire qualcosa in contrario?

Fabrizio Camilli ha pubblicato per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno Visto con i tuoi occhi

Info link

https://www.amazon.it/Visto-tuoi-occhi-Storie-questo/dp/B088N8ZRLH

Nessun commento:

Posta un commento