mercoledì 24 febbraio 2021

Il Pacificatore di Fabrizio Camilli

Scaltro come un animale predatore, il Presidente del Consiglio, Prof. Mario Draghi, ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa nei confronti di tutti i partiti che, per opposti motivi, hanno voluto condividere la fiducia al suo governo, cercando di appropriarsi di ogni singolo passaggio del suo discorso ad entrambe le Camere. Leghista,Forzista,Grillino o Piddino per me pari sono.

Con una mossa degna di uno scacchista navigato, quale in effetti è, ha lasciato carta bianca ai partiti per l'indicazione dei sottosegretari e dei Vice ministri.
Risultato? Una bagarre totale dove ognuno accampa diritti e prebende  in nome di una reale, o presunta, preponderanza, politico elettorale, nel Paese.
Ad oggi sono giunte indicazioni su nomi (perlopiù sempre gli stessi da almeno 10 anni) pari al 200% dei posti disponibili, con l'evidente congelamento di ogni decisione nel merito.
Inoltre, sempre in nome di una meritocrazie tutta da dimostrare, ognuno cerca di stoppare sul nascere qualsivoglia iniziativa legislativa intrapresa dal collega di ammucchiata, utilizzando lo strumento degli emendamenti nelle commissioni, in barba alla concertazione declamata ma, evidentemente, non realmente condivisa.
Anche il partito di Giorgia Meloni ha in piedi una trattativa per pagarsi il voto di astensione, che in questi casi vale oro, e già guarda come possibile moneta di scambio la Commissione di Vigilanza RAI.
Forza Italia guarda invece ad una doppia possibilità: da un lato la creazione di una Lega Italia, unendo i propri destini al partito di Salvini, dall'altro ad un raggruppamento di Centro che coinvolga l'altro Matteo (Renzi) con i vari cespugli, da Calenda a Toti, da Quagliarello ai fuoriusciti pentastellati (quelli di Ciampolillo tanto per intenderci).
Grandi manovre ma poca strada percorsa e così il buon maestro Draghi accoglie tutti sotto l'ala protettrice e benevola di chi è perfettamente consapevole che a questi discoli, monelli, caciaroni serve un educatore severo ma comprensivo, affabile ma rigido (non troppo però).
Gli espulsi dal Movimento 5S sono in via di ricollocamento, creando gruppi autonomi in Senato ed alla Camera. 
"L'Alternativa c'è" sarebbe il nome fantasioso del costituendo gruppo di ribelli al Grillo pensiero, magari con la correzione didattica di Mastella (UDEUR) o Di Pietro (IDV), dal momento che, per regolamento, è necessario avere il riconoscimento di un simbolo depositato.
Ma a cosa si andrà incontro con questo magma indefinito nelle aule parlamentari? Assolutamente a nulla!!!
Non c'è uno straccio di iniziativa politica, una sia pur labile idea politicamente rilevante, nulla che gli Italiani possano apprezzare e degnare di considerazione per migliorare il proprio stato di diritto (se il diritto ancora ha un senso compiuto).
Reddito di Cittadinanza da rifondare, Giustizia da ricreare dal nulla (soprattutto dopo le dichiarazioni verità di Palamara), processi da rivedere, regime carcerario da rivalutare, sistema fiscale a pezzi ormai da un decennio almeno.
Tanta povertà in senso economico ma anche morale.
E tanto Draghi va per la sua strada, sorridendo sornione ad ogni "stormir di fronda", distribuendo ad ognuno dei commensali la classica "michetta" per lenire gli appetiti smisurati di ognuno.
Durante la rivoluzione francese i reali risposero a chi faceva presente la fame del popolo, di distribuire croissant. Draghi non aspetta neanche i suggerimenti, lo fa direttamente, ricevendo in cambio plausi e complimenti.
Una cosa è certa però...in Europa, ora, abbiamo un peso e siamo considerati.
Lo spread a 92 punti base sembra cosa da Armageddon,  la Merkel che si chiama con Draghi, per stabilire indirizzi per il prossimo Consiglio d'Europa poi, non si è mai sentito.
Eravamo la cenerentola dell'Unione ed oggi il Principe Azzurro Mario Draghi bacia e resuscita addirittura l'Angela delle fiabe.
Bella soddisfazione, Presidente Mattarella, almeno in questo dobbiamo riconoscerci.
Dall'Italia Istituzionale rappresentata come una scatoletta di Tonno da aprire dall'interno, all'Italia ridotta ad una Tonnara con dentro i propri politici, il passo è stato breve. E' stato sufficiente risvegliare il Drago delle fiabe per una storia a lieto fine.
Tutto questo non ci fa riflettere sulle persone che mandiamo a rappresentarci?  
 
Fabrizio Camilli è autore per I Quaderni del Bardo Edizioni del libro Visto con i tuoi occhi
Info link  
 
 

 

Nessun commento:

Posta un commento