Sono 603.577 gli animali microchippati in Puglia. Al 4 febbraio 2022 risultano iscritti all'Anagrafe regionale degli animali d’affezione 559.343 cani, 44.212 gatti e 22 furetti. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
I numeri sono estratti dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.
Dalle
cifre emerge chiaramente come, a livello nazionale, siano
ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i
furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non
esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle Anagrafi
territoriali per queste due specie sancito da una legge
nazionale. In Puglia l'obbligo di microchippare i
gatti e d'iscriverli all'Anagrafe regionale è stato
introdotto con la legge regionale n. 2 del 7 febbraio
2020.
L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e
furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura in
tutta Italia, efficace strumento per combattere
il randagismo.
«L’obbligo
del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al
randagismo sia per identificare i cani presenti sul
territorio, sia per riportare in famiglia animali
smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e
furetti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo
Comparotto. «In
Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione
e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso
obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe
regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e
questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane
adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo
anche per gli altri animali d’affezione?».
La
Regione con più animali microchippati - 2.216.862 - è la Lombardia
(1.865.836 cani, 350.130 gatti e 896 furetti). La Regione
con meno animali iscritti all’Anagrafe - 31.691 - è la Valle
d’Aosta (27.064 cani e 4.627 gatti). Nella
classifica delle Regioni con il maggior numero di animali
domestici microchippati, secondo è il Veneto
(1.541.529), seguito dall’Emilia Romagna
(1.413.262), dal Piemonte (1.135.898), dal Lazio
(1.132.588) e dalla Campania (1.075.300).
Per quanto riguarda i gatti, non essendo obbligatoria la loro microchippatura, l’Oipa informa che è online dal 2011 un’Anagrafe nazionale felina (Anf) gestita dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che registra, su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti con microchip. Tutti i proprietari di gatti possono rivolgersi a un medico veterinario aderente all’Anf per l’identificazione e la registrazione del gatto.
«Ci appelliamo a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili», conclude Comparotto.
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