Dal
 prologo in piazza Odegitria, con le simmetrie misteriose e moderne del 
Rosone della Cattedrale di Bari (introspezione a cura di Antonio V. 
Gelormini), al bestiario delle finestre lato Nord, per introdurre le 
‘Tre Fiere’ dell’Inferno dantesco e rivivere la storia di Mincuccio, nel
 Dante ‘glocal’ di Trifone Gargano.
Per poi raggiungere sulla 
Muraglia - da dove fu avvistata la flotta veneziana al grido di ‘La 
vidue, la vidue!’ - l'affaccio al mare ’di fronte alla finestra 
absidale  con gli elefanti' della Basilica di San Nicola e ritrovare il 
patrono di Bari e di tutte le Russie nel Purgatorio,  nella cornice dei 
prodighi, tra un tweet e una terzina ‘volgare’ con radici tra i dialetti
 e le parlate di Bari Vecchia.
E quindi l'approdo finale tra le rovine e le colonne di Santa Maria del Buon Consiglio, dove Masetto da Lamporecchio farà capolino da una novella del Boccaccio (narrata da Pasquale Ruggieri), per allungare il ‘red carpet’ a Pier Paolo Pasolini che, tra Letteratura e Sport, completerà l’exursus domenicale nel tempo, nella storia e nei profumi del Borgo Antico.
Da non perdere!
E quindi l'approdo finale tra le rovine e le colonne di Santa Maria del Buon Consiglio, dove Masetto da Lamporecchio farà capolino da una novella del Boccaccio (narrata da Pasquale Ruggieri), per allungare il ‘red carpet’ a Pier Paolo Pasolini che, tra Letteratura e Sport, completerà l’exursus domenicale nel tempo, nella storia e nei profumi del Borgo Antico.
Da non perdere!

 
 
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