Su
proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, la giunta
ha approvato questa mattina la candidatura ai fondi del PNNR (Missione 4
- Istruzione e Ricerca - Componente 1 - Potenziamento dell’offerta dei
servizi di istruzione) di un asilo nido all’interno del plesso degli
uffici regionali di via Gentile, a Japigia.
La
nuova struttura, d’accordo con la Regione Puglia, che ha già confermato
la propria disponibilità a concedere l’area di sua proprietà a tal fine
individuata, è stata pensata non solo secondo una logica di welfare
aziendale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro di tutte le
lavoratrici e i lavoratori che prestano servizio negli uffici regionali
di via Gentile, ma anche in una logica di apertura al territorio.
Il
progetto, redatto dai tecnici della ripartizione IVOP del Comune di
Bari e condiviso con gli assessorati regionali alle Infrastrutture, al
Welfare e alla Formazione e lavoro, prevede la realizzazione di un
edificio che si sviluppa sul solo piano terra e non presenta barriere
architettoniche, destinato ad asilo nido e progettato per un massimo di
60 bambini.
“Abbiamo voluto cogliere l’occasione offerta dal Pnrr - commenta l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano
- per aumentare la dotazione degli asili nido in città candidando otto
progetti, convinti che i nidi siano infrastrutture fondamentali per
combattere la povertà educativa e sostenere concretamente le famiglie.
Oggi a questo parco progetti se ne aggiunge un altro, frutto di un
confronto serrato con gli assessorati regionali competenti e la
consigliera Parchitelli, presidente della commissione regionale al
Welfare, con i quali in questi giorni abbiamo lavorato intensamente per
costruire una proposta condivisa e trasferire la disponibilità del suolo
regionale al Comune. Con l’approvazione di questa delibera, candidiamo
ai fondi del Pnrr un ulteriore asilo che accoglierà 60 bambini,
riservando una quota dei posti disponibili ai dipendenti pubblici. Ad
oggi Bari è tra i Comuni che hanno predisposto il maggior numero di
candidature ai fondi straordinari nazionali, in quanto per noi si tratta
di un’opportunità irripetibile per colmare un gap storico nel sistema
dei servizi dedicati all’infanzia”.
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