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venerdì 11 febbraio 2022
giovedì 10 febbraio 2022
La Libreria dei Quaderni a Lecce
SONO OLTRE 603 MILA GLI ANIMALI MICROCHIPPATI IN PUGLIA. L’OIPA CHIEDE L'OBBLIGO ANCHE PER GATTI E FURETTI A LIVELLO NAZIONALE
Sono 603.577 gli animali microchippati in Puglia. Al 4 febbraio 2022 risultano iscritti all'Anagrafe regionale degli animali d’affezione 559.343 cani, 44.212 gatti e 22 furetti. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
I numeri sono estratti dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome.
Dalle
              cifre emerge chiaramente come, a livello nazionale, siano
              ancora pochi i gatti microchippati, senza considerare i
              furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, poiché non
              esiste alcun obbligo d’iscrizione nelle Anagrafi
              territoriali per queste due specie sancito da una legge
              nazionale. In Puglia l'obbligo di microchippare i
                gatti e d'iscriverli all'Anagrafe regionale è stato
                introdotto con la legge regionale n. 2 del 7 febbraio
                2020.
              
              L’Oipa da tempo chiede che anche per gatti e
                furetti sia introdotto l’obbligo di microchippatura in
                tutta Italia, efficace strumento per combattere
                il randagismo. 
            
«L’obbligo
              del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al
              randagismo sia per identificare i cani presenti sul
              territorio, sia per riportare in famiglia animali
              smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e
              furetti», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo
                Comparotto. «In
              Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione
              e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso
              obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe
              regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e
              questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane
              adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo
              anche per gli altri animali d’affezione?». 
            
La
              Regione con più animali microchippati - 2.216.862 - è la Lombardia
              (1.865.836 cani, 350.130 gatti e 896 furetti). La Regione
              con meno animali iscritti all’Anagrafe - 31.691 - è la Valle
                d’Aosta (27.064 cani e 4.627 gatti). Nella
              classifica delle Regioni con il maggior numero di animali
              domestici microchippati, secondo è il Veneto
              (1.541.529), seguito dall’Emilia Romagna
              (1.413.262), dal Piemonte (1.135.898), dal Lazio
              (1.132.588) e dalla Campania (1.075.300). 
            
Per quanto riguarda i gatti, non essendo obbligatoria la loro microchippatura, l’Oipa informa che è online dal 2011 un’Anagrafe nazionale felina (Anf) gestita dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) che registra, su base volontaria dei richiedenti, i dati identificativi dei gatti con microchip. Tutti i proprietari di gatti possono rivolgersi a un medico veterinario aderente all’Anf per l’identificazione e la registrazione del gatto.
«Ci appelliamo a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili», conclude Comparotto.
 
